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6.2 Problema

Un punto materiale di massa $ m$, indicato con $ P$, si muove senza attrito su una retta orizzontale. Un asta priva di massa e lunga $ L$ ha un estremo in $ P$. All'altro estremo è fissato un punto materiale di massa $ m$, indicato con Q. Sul sistema agisce la forza di gravità, nella direzione verticale discendente; inoltre una molla di costante elastica $ k$ lega il punto materiale $ P$ ad un punto fisso $ O$ della retta.

Evidentemente questo problema differisce dal precedente solo per la presenza della molla. Dunque per la Lagrangiana e l'Hamiltoniana devo solo aggiungere il contributo dell'energia potenziale della molla, che è $ \frac 12 k x^2$.

Quindi:

$\displaystyle L=\frac m2 (2\dot x^2 +2 \dot \phi \dot x L \cos \phi +
L^2 \dot \phi^2)+mgL\cos \phi-\frac 12 k x^2.$

$\displaystyle H=\frac 1{2mL^2(2-\cos^2 \phi)}
(p_x^2 L^2 - 2 p_x p_{\phi} L \cos \phi + 2 p_{\phi}^2) -mgL \cos \phi
+ \frac 12 k x^2.$

La presenza di questo ulteriore termine ha come conseguenza che il problema non è più invariante per traslazioni ( e infatti $ x$ in questo caso non è ciclica).

6.2.1 La determinazione degli equilibri e la loro stabilità

Il gradiente dell'energia è

\begin{displaymath}\begin{split}& {\dfrac {\partial {V}}{\partial {x}}} = kx  ...
...c {\partial {V}}{\partial {\phi}}} = mgL \sin \phi, \end{split}\end{displaymath} (6.12)

che è nullo se e solo se $ x=0$ e $ \phi = 0,   \pi$. Le posizioni di equilibrio sono dunque

$\displaystyle \begin{matrix}(1)\phantom{..}(x,  \phi) = (0, 0 )   (2)\phantom{..}(x  \phi) = (0, \pi ). \end{matrix}$ (6.13)

Dal fatto che $ V$ sia la somma di due funzioni una dipendente solo da $ x$ e l'altra dipendente solo da $ \phi$, risulta evidente che (1) è il minimo assoluto dell'energia potenziale e (2) è un punto di sella. Dunque (1) è stabile e (2) è instabile. In ogni caso, procedo al calcolo della matrice Hessiana, che in questo caso chiamo $ W$:

$\displaystyle W(x, \phi)= \left( \begin{matrix}\frac {\partial^2 V(x,\phi)}{\pa...
...\right)= \left( \begin{matrix}k & 0   0 & mgL \cos \phi \end{matrix} \right).$ (6.14)

A questo punto la calcolo nelle posizioni di equilibrio e ne determino gli autovalori. Nel caso (1)

$\displaystyle W= \left( \begin{matrix}k & 0   0 & mgL \end{matrix} \right),$ (6.15)

con autovalori $ k$ e $ mgL$, entrambi positivi, dunque il punto è di minimo e quindi l'equilibro è stabile. Nel caso (2)

$\displaystyle W= \left( \begin{matrix}k & 0   0 & -mgL \end{matrix} \right),$ (6.16)

con autovalori $ k$ e $ -mgL$, uno positivo e uno negativo, dunque il punto è di sella e quindi l'equilibro è instabile.

6.2.2 Le piccole oscillazioni intorno all'equilibrio stabile

(1) è la sola posizione di equilibrio stabile. Per procedere nel calcolo della frequenza delle piccole oscillazioni e dei modi normali devo considerare l'approssimazione quadratica dell'energia cinetica e dell'energia potenziale (vedi sezione 7).

Per l'energia cinetica è sufficiente calcolare la matrice cinetica, nella posizione di equilibrio $ (0,0)$. Chi è la matrice cinetica? È la matrice attraverso la quale esprimi l'energia cinetica. Puoi riscrivere l'energia cinetica come

$\displaystyle \frac 12 \binom {\dot x}{\dot \phi} \cdot
\left(
\begin{matrix}
...
...s \phi   Lm \cos \phi & L^2m \end{matrix} \right)
\binom {\dot x}{\dot \phi}.$

La matrice cinetica che chiamo $ T$ ( da non confondere con il $ T$ con cui precedentemente ho espresso il valore dell'energia cinetica), calcolata nella posizione di equilibrio è

$\displaystyle T=
\left(
\begin{matrix}
2m & -mL   - mL & mL^2 \end{matrix} \right).$

Per l'energia potenziale è sufficiente calcolare la matrice Hessiana $ W$ nella posizione di equilibrio. Ho già svolto questo conto.

Il problema agli autovalori risolto dalle frequenze delle piccole oscillazioni è

$\displaystyle \det( \omega^2 T(0,0) - W(0,0) ) = 0,$ (6.17)

ovvero

$\displaystyle \det \left( \begin{matrix}2m \omega^2 - k & -mL \omega^2   -mL \omega^2 & \omega^2 mL^2 - mgL \end{matrix} \right) =0,$ (6.18)

che è l'equazione:

$\displaystyle m^2 L^2 \omega^4 - \omega^2 ( 2 m^2 g + k m L^2) + kmgL = 0,$

che ha soluzioni:

$\displaystyle \omega^2_\pm =
\frac gL + \frac k{2m} \pm \sqrt{ \frac {g^2}{L^2} +
\frac {k^2}{4m^2}}.$

Entrambi i valori sono positivi, come deve essere. Quindi ho trovato le frequenze.

Verifica che $ \omega^2$ ha le dimensioni fisiche del quadrato di una frequenza, cioè del quadrato dell'inverso del tempo. Per il calcolo dei corrispondenti autovettori, devo considerare i due sistemi:

$\displaystyle \left( \begin{matrix}2m \omega^2_\pm - k & -mL \omega^2_\pm   -...
...m & \omega^2_\pm mL^2 - mgL \end{matrix} \right) {\mathbf {z}}_\pm = \binom 00.$ (6.19)

uno per ogni scelta di $ \omega^2$. Il determinante della matrice è 0, quindi i vettori $ z_\pm$ che verificano il sistema sono della forma:

$\displaystyle const. \binom {mL\omega^2_\pm}{2m\omega^2_\pm -k}.$

Osservo che per la scelta $ +$ entrambi i valori sono positivi, quindi l'oscillazione di questo modo normale, che è quello a frequenza più alta, prevede che $ x$ e $ \phi$ abbiano lo stesso segno. Pee la scelta $ -$, il termine $ 2m\omega^2_\pm -k$ è negativo. Dunque per questo modo normale di oscillazione, quando $ x$ è positivo $ \phi$ è negativo e viceversa.

6.2.3 Reazione vincolare

Calcolare la reazione dei vincoli si $ P$ e su $ Q$ nella configurazione $ x=L$, $ \phi= \frac {\pi}2$, $ \dot x = 0$ e $ \dot \phi = 0$.

La teoria generale dei moti vincolati afferma che lungo il moto la massa per l'accelerazione ( in coordinate cartesiane ) di un punto uguaglia le forze attive più le reazioni vincolari. Nel nostro caso:

$\displaystyle m\binom {\ddot x_P}{\ddot y_P} = {\mathbf {F}}_P + {\mathbf {R}}_P,$

$\displaystyle m\binom {\ddot x_Q}{\ddot y_Q} = {\mathbf {F}}_Q + {\mathbf {R}}_Q,$

dove $ {\mathbf {F}}_P$ è la risultante delle forze attive su $ P$, $ {\mathbf {F}}_Q$è la risultante delle forze attive su $ P$, e $ R_P$ e $ R_Q$ sono le reazioni che i vincoli esercitano rispettivamente su $ P$ e su $ Q$. Per trovare le espressioni di $ R_P$ e $ R_Q$ ho bisogno delle espressioni delle risultanti delle forze attive e delle accelerazioni in termini delle coordinate lagrangiane.

Procedo con il calcolo delle forze attive. Sul punto $ P$ agiscono due forze: la forza di gravità che è $ \binom {0}{-mg}$ e la forza di richiamo della molla, che è $ \binom {-kx}{0}$. Dunque $ F_P= \binom {-kx}{-mg}$. Analogamente per $ Q$: $ F_Q= \binom {0}{-mg}$. Per il calcolo delle accelerazioni devo solo derivare rispetto al tempo le espressioni per le velocità che ho già trovato quando ho calcolato l'energia cinetica. Allora:

$\displaystyle \begin{matrix}\ddot x_P = \ddot x   \ddot y_P = 0   \ddot x_Q...
...i   \ddot y_Q = L \ddot \phi \sin \phi + L \dot \phi^2 \cos \phi \end{matrix}$ (6.20)

A questo punto sostituisco a $ \ddot x$ e $ \ddot \phi$ le loro espressioni in termini di $ \dot x,   \dot \phi,   x, \phi$, che ottengo dalle equazioni del moto, che sono

\begin{displaymath}\begin{split}&2m\ddot x + mL \ddot \phi -mL \dot \phi^2 \sin ...
...\ddot \phi + mL \ddot x \cos \phi = -mgL \sin \phi. \end{split}\end{displaymath} (6.21)

Risolvendo questo sistema in $ \ddot x$ e $ \ddot \phi$ ottieni:

\begin{displaymath}\begin{split}& \ddot x = \frac 1{2-\cos^2 \phi} ( \dot \phi^2...
...i \cos \phi + \frac km x \cos \phi - 2 g \sin \phi) \end{split}\end{displaymath} (6.22)

A questo punto puoi ottenere le espressioni per le reazioni vincolari. Faccio notare che le reazioni vincolari sono forze che dipendono dalla velocità.

Nel caso paricolare assegnato, essendo $ \sin \phi = 1 $, $ \cos \phi = 0$ e $ \dot \phi = 0$, le espressioni precedenti sono particolarmente semplici:

\begin{displaymath}\begin{split}&m\ddot P = \binom {-\frac {kL}2}{0} = \binom {-...
...inom {-\frac {kL}2}{ -gm } = \binom {0}{-mg} + R_Q. \end{split}\end{displaymath} (6.23)

Dunque la reazione vincolare su $ P$ è $ mg$ sull'asse verticale e $ \frac {kL}2$ su quello orizzontale; la reazione su $ Q$ è $ \frac {kL}2$ sull'asse orizzontale e nulla sull'asse verticale. Dai l'interpretazione fisica di questo fatto.


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