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Come si è visto una trasformazione canonica
può rendere banalmente integrabile le equazioni di Hamilton.
Peró, chi ti dice come trovare la trasformazione?
Tentiamo allora di cercare una funzione generatrice
tale che la nuova hamiltoniana sia esattamente 0.
In tal caso, infatti, le equazioni nelle nuove varibili
sono banali:
|
(8.32) |
dunque nota la trasfomazione si può risalire al moto nelle
variabili , .
Come deve essere fatta una tale ?
Deve valere:
e , cioè:
|
(8.33) |
Per Hamiltoniane indipendenti dal tempo, si può cercare una soluzione
del tipo
, dove è l'ultimo impulso:
l'equazione di H.J. diventa (equazione caratteristica di H.J.):
|
(8.34) |
In realtà, invece di cercare dipendente dal tempo che renda
nulla l'Hamiltoniana, puoi pensare che basta trovare che rende
costante l'Hamiltoniana.
Infatti
puoi pensare che la funzione generatrice
rende l'hamiltoniana uguale ad uno dei nuovi impulsi; anche cosí
le equazioni di Hamilton sono banali:
|
(8.35) |
Come si procede in pratica? Sempre e solo per separazione di variabili;
in alcuni rari casi ci si riesce (sistemi integrabili) in generale no.
Separazione di variabili significa che cerchi la soluzione come somma
di funzioni
ognuna delle quali dipende solo da una delle vecchie coordinate.
Il fatto che si riesca a trovare la soluzione dipende dal fatto che dentro
la dipendenza delle variabili è separtata.
.
Cerco la funzione
. I parametri
saranno i nuovi
impulsi. La separazione di variabili in questo caso consiste nel cercare
la funzione come la somma di una funzione che dipende solo da e
di una funzione che dipende solo da .
L'equazione da risolvere è:
|
(8.36) |
Stai cercando in modo che non dipenda da , ma solo da .
Dall'equazione puoi ricavare:
|
(8.37) |
peró in questa espressione
dipendende da e da ;
l'unica possibilità che ho è dunque che la combinazione
non dipenda da , cioè:
, ovvero
.
A questo punto posso risolvere anche l'equazione in
infatti
è una funzione
della sola e dei nuovi impulsi.
Riassumendo, ottieni:
|
(8.38) |
La trasformazione generata da è:
|
(8.39) |
Usando la soluzione delle equazioni del moto per l'hamiltoniana e tornando
indietro con la trasformazione, ottieni:
|
(8.40) |
Il segno lo determini a seconda del segno di
.
Nella soluzione compaiono i termini
, che trovi
imponendo i dati iniziali.
OSSERVAZIONE 1.
La separazione di variabili funziona perché
la dipendenza da , dell'hamiltoniana è isolata nel termine
, cioè abbiamo potuto risolvere
separatamente l'equazione per nella variabile senza
coinvolgere l'altra variabile.
OSSERVAZIONE 2.
In effetti, ci sei riuscito perché oltre all'energia c'è un altro
integrale primo, esattamente , infatti si conserva.
L'esistenza di questo integrale primo ti ha permesso di portare
il moto alle quadrature, così
come accade nei problemi lagrangiani.
In generale, peró, il tipico integrale primo che ti capita di trovare
risolvendo l'equazione di H.J. non è un momento
che proviene da una simmetria della
lagrangiana.
Considera ad esempio le Hamiltoniane:
e
.
Per si conserva e la lagrangiana è
, che
ha il gruppo ad un parametro di simmetrie
.
Per si conserva
, la lagrangiana è
che non ha evidenti simmetrie.
OSSERVAZIONE 3.
I nuovi impulsi li scegli tu, mentre risolvi l'equazione di H.J..
Infatti potevi, ad esempio, decidere che
, oppure , o
, o potevi
decidere che . Avresti ottenuto una soluzione di H.J. con una
diversa dipendenza dai nuovi impulsi, che comunque risolveva il problema.
In sostanza, scegli come impulsi una qualche combinazione delle costanti
da cui la soluzione di H.J. dipende. Inoltre la soluzione di H.J.
deve dipendere da un numero di costanti pari ai gradi di libertà
in modo non triviale (c'è comunque una costante additiva che si può
aggiungere a ).
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2001-04-02